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NO ALLE BOTTIGLIE DI PLASTICA, QUALI ALTERNATIVE?

Bottiglie di plastica, biberon, imballaggi vari sono sotto accusa, non da oggi, per la presenza di un composto organico il bisfenolo A (Bpa), che interferisce con il sistema endocrino (rischi di tumore al seno e alla prostata, disturbi neurologici). 

Qual'è il materiale delle bottiglie di pastica? 
Il polietilene tereftalato o polietilentereftalato (PET), fa parte della famiglia dei poliesteri, è una resina termoplastica adatta al contatto alimentare.
In funzione dei processi produttivi e della storia termica può esistere in forma amorfa (trasparente) o semi-cristallina (bianca e opaca). Viene utilizzato anche per le sue proprietà elettriche, resistenza chimica, prestazioni alle alte temperature, autoestinguenza, rapidità di stampaggio.

Generalmente è sconsigliato l’acquisto di acqua in bottiglie di plastica. Questo sconsiglio non deriva soltanto dall’aspetto ecologico, ma anche per il bene della nostra salute. Ormai anche i sassi sanno che l’uso indiscriminato della plastica ha causato (e causa) non pochi danni all’ambiente. La plastica è una sostanza che il nostro pianeta fà fatica a metabolizzare, più o meno come un alimento che facciamo fatica a digerire. Meglio il vetro, più igienico e sicuro. 

Uno studio scientifico analizza gli effetti prodotti su acqua in bottiglie di plastica Pet conservata per quattro settimane alla temperatura di 70°C. Aumenta la concentrazione di sostanze chimiche quali bisfenolo A (Bpa) e l’antimonio. Lo studio, condotto dalla University of Florida Institute of Food and Agricultural Sciences insieme alla School of the Environment, Nanjing University in Cina, è stato pubblicato su Environmental Pollution.

Alcune autorità della salute indicano che questi prodotti chimici possono comportare effetti negativi sulla salute dei bambini. 
Gli esperti spiegano che l’antimonio, inoltre, è classificato come cancerogeno dall’International Agency for Research on Cancer, organismo internazionale, con sede a Lione, che è parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Ricordiamo, che e' la quantita' che fa il veleno e la dose giornaliera e' di 0,05 mg per ogni chilogrammo di peso corporeo. Il problema si presenta anche per i bambini, specialmente per i lattanti, che hanno un peso limitato e che assumono latte artificiale. Il consiglio e' quello di cambiare spesso il biberon, acquistare biberon che presentino la scritta BPA free sulla confezione e di non riscaldare troppo il latte (il calore favorisce la migrazione del Bpa dal contenitore al contenuto). 

Non sempre sappiamo che: quando si acquista l'acqua in bottiglia di plastica, bisogna leggere la data entro la quale e' preferibile il consumo, che deve essere la piu' lontana possibile. Inoltre e' il caso di dare una occhiata alla collocazione delle bottiglie: se esposte alla luce e al calore e' bene non acquistarle. Peccato però che, tra produzione, trasporto e vendita, di luce e calore la bottiglia ne prende a quantità.

Come rimediare a tutto questo? 
L’alternativa, che consigliamo, alla bottiglia di plastica si chiama Cookin h2o, bere acqua in bottiglie di vetro riempiendole dal proprio rubinetto di casa attraverso un processo di filtrazione. La nostra filtrazione è ottenuta grazie a un esclusivo filtro carbon block addizionato con ioni d’argento che garantisce la rimozione di odori e sapori indesiderati, riduce il cloro e ha un’azione batteriostatica e antibatterica certificata. 

Cambiare abitudini è quindi utile alle nostre tasche, all’ambiente ed alla nostra salute.

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